Sfatiamo i miti sul pavimento pelvico

Quando si parla di pavimento pelvico, circolano ancora molti falsi miti che rischiano di confondere e ritardare la ricerca di soluzioni efficaci. Alcune credenze sono tramandate da generazioni, altre derivano dalla normalizzazione di sintomi che invece meritano attenzione.

Un esempio riguarda la stitichezza nei bambini: secondo i criteri ROMA IV, si parla di stitichezza quando le evacuazioni sono meno di 3 a settimana e non spontanee. Non è quindi necessario evacuare tutti i giorni e l’uso di rimedi casalinghi come olio e rosmarino è da evitare, perché può danneggiare la sensibilità della zona. In questi casi è sempre bene rivolgersi a un professionista sanitario.

Un altro mito diffuso è quello della “pipì preventiva”: non è corretto urinare “per sicurezza” prima di uscire di casa. La vescica deve essere rispettata nei suoi tempi, altrimenti si rischia di alterarne la normale sensibilità.

Infine, sintomi come dolore durante i rapporti sessuali, fastidi in attività sportive o nel quotidiano non vanno mai considerati normali. Possono essere segnali di una disfunzione del pavimento pelvico che richiede valutazione e trattamento da parte di un fisioterapista specializzato.

👉 Prendersi cura del pavimento pelvico significa migliorare benessere, prevenire complicanze e sfatare credenze che, ancora oggi, limitano la salute.

Indietro
Indietro

Defecazione: cosa è normale e quando preoccuparsi

Avanti
Avanti

Dolore e pavimento pelvico: un segnale da comprendere e gestire